"Un matrimonio vittoriano" di Estelle Hunt (Amori vittoriani Vol. 1) - Self Publishing

Un matrimonio imposto, un amore che nasce tra tanta sofferenza ma che donerà un’immensa felicità. Estelle Hunt ci regala un libro che ci farà arrabbiare, sognare e poi sospirare.


Titolo: Un matrimonio vittoriano
Autore: Estelle Hunt
Serie: Amori Vittoriani Vol.1
Casa Editrice: Self Publishing
Data di pubblicazione: 23 Novembre 2019
Genere: Romanzo storico


Ciao a tutti cari lettori e ben ritrovati. Eccomi a recensire un genere che amo e da cui torno piacevolmente, perché so che, in un modo o nell’altro, mi riserverà emozioni e romanticismo a vagonate.

Il libro di cui vi parlo è Un matrimonio vittoriano di Estelle Hunt, che fa parte di una serie intitolata: Amori vittoriani; racconti conclusivi che avranno in comune, come tema conduttore, i matrimoni.

In questo primo volume Estelle ci racconta la storia di Philippa Knight, una ragazza o dovrei dire una bambina di sedici anni, primogenita di una famiglia appartenente alla ricca borghesia che apprende di dover sposare Rupert Ashdown conte di Warleigh, nonché ventinovenne senza un soldo che porta con sé solo il prestigio di un titolo nobiliare, oltre che un aspetto bello ma tenebroso.

Il loro è un matrimonio combinato, a tutti gli effetti, non si conoscono, anzi non si sono mai visti prima. Il tutto è avvenuto come se fosse una transazione finanziaria tra lo zio di Philippa, Horatio Dunn e lo stesso conte in presenza degli avvocati, ovviamente.

Philippa è stata cresciuta dalla madre, Ginevra Knight, proprio per questo motivo, sposare un aristocratico in modo da vedersi spalancare le porte dell’alta società, ancora troppo radicata nella tradizione e nel disprezzo verso coloro che si sono arricchiti lavorando. Ma quando apprende del matrimonio è spaventata e non ha nessuno dalla sua parte, nemmeno la sua fredda madre che la vede solo come un fine per raggiungere il suo scopo.

Rupert d’altro canto odia già la sua futura moglie bambina, la sposa solo per dovere alla sua casata e alla sua famiglia. Il padre, morto di recente, li ha lasciati in una situazione finanziaria tragica e lui deve pensare ai suoi beni, ai suoi possedimenti e a far vivere dignitosamente la madre e la sorella.

Questo matrimonio non nasce sotto i migliori auspici, i due per motivi diversi sono molto diffidenti ma se Philippa, quando finalmente le presentano il futuro marito, ne è immediatamente conquistata, Rupert la vede solo come la causa del suo male. Nonostante lui la compatisca, perché a entrambi è stato imposto di sposarsi anche se per ragioni diverse, non riesce ad accettarla. Infatti, durante il loro fidanzamento farà lo stretto necessario per la sua futura contessa, e Philippa invece di preoccuparsi o offendersi lo giustifica ripetendosi che il futuro marito ha tanto a cui pensare per l’organizzazione del matrimonio.

Quando giunge il fatidico giorno, Rupert sembra un condannato al patibolo e questo, percepito da Philippa, è una rivelazione che la colpisce in pieno facendole prevedere quella che sarà la sua vita da moglie non voluta.
Ora Philippa è una donna sposata e dovrà condividere il letto con suo marito, evento che la spaventa ma che la incuriosisce visto che trova molto attraente il consorte. Per fortuna il conte sa qual è il suo dovere e lo compirà fino in fondo ma inaspettatamente, l’amore fisico è un qualcosa in cui i due riescono a fronteggiarsi alla pari. Sembrano affamati d’amore, e solo in camera da letto e quando cala la sera sembrano avvicinarsi e così conoscersi.

Il loro rapporto, il loro matrimonio attraverserà varie fasi e l’autrice ce le mostrerà tutte. Dalla luna di miele al ritorno a Londra dove Philippa dovrà imparare a farsi accettare dalla suocera e dalla cognata, conquistandole faticosamente. A questo suo marito così distante ma che si trasforma quando sono da soli nella tranquillità della loro casa e tra le coltri del loro letto.

Philippa, così innocente, prova per il marito una fiducia incondizionata e un amore così totale come solo una giovane donna, che conosce così poco il mondo, sa provare. Ma purtroppo capirà troppo presto di essere stata solo un’illusa, una sciocca ad innamorarsi di un uomo che non meritava tutta questa considerazione da parte sua.
Il conte è solo un uomo che non sa quello che vuole, spaventato dall’amore e dalla possibilità di ripetere gli errori del padre. Prova dei sentimenti per la moglie ma non vuole ammetterli e soprattutto non comprende, anzi non accetta di provare affetto per lei.

Purtroppo però nella vita dei due protagonisti qualcosa o meglio qualcuno li farà separare in malo modo, provocando inoltre un dolore esorbitante in Philippa. Il conte si smarrirà sul serio, piombando in un vortice di depressione e alcol ma grazie al suo amico d’infanzia, Esmond Challener, e a una inaspettata donna, la baronessa Juliana Conway, ritornerà alla vita pronto a ricongiungersi con la moglie.

A questo punto della storia vediamo i ruoli dei due protagonisti invertiti. Mentre Philippa, ormai abituata a vivere senza il marito appare disincantata ed indurita, Rupert ha capito cosa aveva proprio sotto i suoi occhi, un tesoro che con la sua vivacità e spontaneità lo avrebbe aiutato a ritrovare quel giovane che si era perso nella quotidianità di una vita sterile. Quindi si ripromette di riconquistare la fiducia della moglie, prostrandosi se ce ne sarà bisogno, affinché possa tornare ad amarlo.
Riusciranno i nostri eroi a comprendersi e raggiungere finalmente la pace coniugale? Questo ovviamente lo lascio scoprire a voi, facendovi gustare questa storia piena di colpi di scena che vi coinvolgerà a tal punto da divorare le pagine per capire dove l’autrice ha deciso di portarci.

Con una scrittura accurata e scorrevole Estelle tratteggia dei personaggi ben definiti e caratterizzati, dando importanza a quelli secondari che come un corollario vanno solo a completare la narrazione e agli antagonisti che appaiono davvero come i cattivi della situazione, pronti a creare zizzania e ad interferire nelle vicende dei due protagonisti per causare solo sofferenza e distacco. Il tutto ambientato, in modo davvero impeccabile, in uno scenario che vede come palcoscenico l’Inghilterra e la Francia, così magistralmente raccontate da sembrare delle fotografie scattate a quel tempo.

L’unica pecca che aimè non ho apprezzato è stata la lunghezza del romanzo, ho percepito come se l’autrice volesse continuare ad aggiungere avvenimenti per allungare la storia in quanto non pronta a lasciare del tutto Ruper e Philippa al loro destino. Questo è il motivo per cui non ho dato il massimo dei voti ma per il resto ho apprezzato e divorato l’intera opera sospirando per questa storia di odio e indifferenza che si trasforma in un amore incondizionato.




Recensione: Ilaria S.
Editing: Roberta

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