L’antico Egitto, un luogo pieno di splendori e mistero, ancora
una volta mi ha avvinto. E dopo la recensione del Il marchio di Sekhmet oggi
mi accingo a parlarvi del suo seguito La Città dei Morti di Isabel Giustiniani.
Titolo: La città
dei morti
Autore: Isabel Giustiniani
Serie:
Il romanzo di Tutankamon Vol. 2 (File JE60754 saga)
Casa
Editrice: Storie di storia
Data
di pubblicazione:
Genere: Romanzo
storico
Il primo capitolo di questa serie si era chiuso con la morte
del giovane Tutankhamon, ma nelle prime pagine di questo libro, siamo tornati
indietro di qualche settimana.
Veniamo catapultati nella casa del grande scultore Thutmose,
alla vigilia del matrimonio della figlia maggiore. Ma non è lei la protagonista
della storia, bensì sua sorella Nimaat, che ha con il celebre padre un
rapporto conflittuale.
La giovane infatti è una bravissima artista, ma il padre la impone
solo lavori di poco conto nel suo laboratorio, e anche questo, è stato grazie
al fratello gemello che avrebbe dovuto succedergli.
Ma il giovane Reneb ha trovato una fine prematura, e da
allora, il grande scultore evita persino di guardarla in volto, troppo grande
il dolore della perdita.
Nimaat però, è convinta di riuscire a
far capire al padre di poter contare su di lei, e dimostrargli di essere in
grado di gestire il lavoro e di avere lo stesso talento del fratello.
Purtroppo sarà proprio in questo giorno, al matrimonio che si
celebra fra la sorella e il supervisore degli scribi di palazzo, Hani, che
verrà presentata a Pinejat il figlio di Paramesse, un ufficiale di cui
avevamo già intravisto l’indole maligna.
Da quel momento in poi, la vita di Nimaat diventerà
estremamente difficile, nonostante sia riuscita a vedere la Città dei morti, un
luogo ammantato di segretezza in cui pochi privilegiati sono ammessi, le
circostanze avverse decideranno il suo destino.
Il suo cuore appartiene ad un altro, ma per salvare chi ama
dovrà cedere al ricatto di Pinejat. Eppure il suo destino sta per
cambiare nuovamente, la morte di Tutankhamon, infatti, mette in moto
avvenimenti che rimettono tutto in gioco e ora Nimaat ha una pericolosa missione
da compiere.
Se pur mi abbia sorpreso la scelta dell’autrice di non
proseguire la linea narrativa de Il marchio di Sekhemet, e continuare la storia di Khemfre, devo dire che
questo secondo libro ha sicuramente una scorrevolezza maggiore.
Ritroviamo, è vero, i personaggi che già abbiamo conosciuto,
ma ben poco la protagonista interagisce con loro, e la sua figura indomita e
fermamente convinta del suo valore, domina la scena.
Gli intrighi della corte del giovane faraone stanno ora
intensificandosi, la sua giovane vedova è circondata da gente intrigante che
aspira al potere. E ancora una volta l’autrice e brava nel lasciarci sul più
bello con tante domande e il timore di ciò che avverrà hai protagonisti.
La grande conoscenza di questo periodo storico Isabel
Giustiniani è palese in ogni pagina, così come la cura con cui spiega i
tanti termini storicamente precisi alla fine di ogni capitolo.
Mescolando verità e fantasia, l’autrice ci regala la storia di
una donna con una grande passione, incapace di rassegnarsi all’indifferenza del
padre e disposta a lottare per poter avere la sua occasione.
Coraggiosa al punto tale di gettarsi in una missione che si
potrebbe rivelare molto pericolosa.
Ed al lettore ancora una volta non rimane che attendere il
prossimo capitolo per scoprire cosa succederà adesso.
Voto: 5
Recensione: Lucia63
Editing: Alessandra
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