"La Tessitrice di Sogni" di Isabel Giustiniani (Le Cronache di Neiuar Vol. 2) - Self Publishing

Torna in questi giorni Isabel Giustiniani con “La tessitrice di sogni”, il secondo capitolo della serie “Le cronache di Neiuar”, una saga science-fantasy che non posso che consigliarvi per evadere dalla nostra forzata reclusione.


Titolo: La Tessitrice di sogni
Autore: Isabel Giustiniani
Serie: Le cronache di Neiuar vol.2
Casa Editrice: Self Publishing
Genere: Science Fantasy


Il crudele Skoll sta setacciando i Cinque Regni, su ordine di Magister, per trovare un Tessitore di Sogni che gli permetta di entrare in contatto con le menti dei Dormienti e carpirne i segreti. E la fortuna sembra arridergli quando in un piccolo villaggio scova una giovane vedova di nome Dhalia. Ma quando si reca a prenderla, la ragazza e lo zio sono già in viaggio con tutti i loro averi per mettersi alle spalle la guerra che sta per arrivare, e che sta per travolgere Nemberia. È durante questo viaggio che Dhalia incontrerà due uomini che si riveleranno molto importanti per lei, e per qualche tempo il suo destino sarà unito a questi due guerrieri. Mentre un tradimento e una potente droga sta per mettere in ginocchio l’esercito alleato, Dhalia dovrà attingere al potere regalatole dalla Madre e tentare di porre fine ad un crudele inganno. Ma l’inarrestabile Cacciatore Skoll è sulle sue tracce ed è sempre più vicino, e i suoi poteri sono immensi come la sua determinazione.

Fra la scienza dei Dormienti, ormai quasi decimati dagli esperimenti di Magister, e la magia della Madre, si dipanano le storie di straordinari personaggi.

Dhalia è una giovane donna che la vita ha messo alla prova duramente. Vive con uno zio che la fa lavorare incessantemente e non esita ad alzare le mani su di lei, e ha perso l’unica occasione di essere felice quando il giorno del suo matrimonio il suo promesso sposo è stato ucciso. Non ha mai desiderato il potere che la Madre le ha concesso, né che le sue notti siano la ripetizione incessante del giorno in cui ha perso tutto e ha visto per la prima volta l’uomo dai vestiti d’argento e dallo strano elmo che continua a chiedere il suo aiuto. Eppure, quando si troverà a essere l’unica in grado di salvare la vita di tanti soldati e impedire una sconfitta devastante, troverà la forza di attingere a quell’energia e al potere che ha sempre tentato di negare. Tanti saranno i personaggi che toccherà con la sua presenza e uno in particolare le darà sensazioni che non prova più dalla morte del suo amato, ma neppure lei può nulla contro il destino e lo ha già scoperto a sue spese.

Stringo i denti e i pugni, con rabbia. Ho trasformato un Demone dell’Incubo in un innocuo gattino, ma sono costretta ad accettare di non poter cancellare la morte di Nimel perché è scritta nella realtà. Non riesco neppure a cambiare il dialogo con il Cavaliere d’Argento, quindi significa che quell’uomo dev’essere dannatamente reale e si trova da qualche parte. Ma dove? Nonostante questo soverchiante senso di impotenza, però, c’è qualcosa di diverso in me ed è una nuova consapevolezza: ora so che posso disegnare il sogno, plasmarlo a mio piacimento come ho fatto con la bestia partorita dell’Incubo.

Per Solanya, la protagonista del volume precedente, gli ultimi capitoli del libro porteranno un’incredibile amarezza e la Guardiana si troverà in grande pericolo. Sarà l’eroismo di Dhalia che darà una nuova svolta e rimetterà tutto in gioco quando ogni cosa sembra perduta. In questo capitolo Solomir e Magister si riveleranno per ciò che sono davvero, due esseri egoisti e senza scrupoli disposti a tutto pur di avere la conoscenza necessaria a ottenere il potere, oltre ogni redenzione, e non vi nascondo che desidero ardentemente cha abbiano la loro giusta ricompensa.

In un mondo magistralmente descritto e grazie a personaggi di grande spessore, la storia intessuta dalla Giustiniani non ha un attimo di noia. La sua scrittura è ricca, potente e bellissima e riesce ad avvincere evocando meravigliosi paesaggi, e sorprendendoci spesso con continui cambi di direzione dati dalle decisioni che i protagonisti sono chiamati a prendere. Vi è la nostalgia di un amore mai dimenticato, il tradimento, la capacità di sacrificarsi per un bene più grande, e, su tutti, si erge il personaggio di Dhalia, triste e bellissimo.

Si arriva alla conclusione fin troppo velocemente, e il finale dolce e amaro lascia il lettore desideroso di continuare a seguire le vicende di questi personaggi e vedere dove la fantasia dell’autrice lo porterà, facendo finalmente la conoscenza con l’uomo dal vestito d’argento che ha popolato i sogni di Dhalia.

 Ringraziamo l'autrice che ci ha fornito la copia ARC del romanzo.





Recensione: Lucia63

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