Una storia d’amore sorprendente è quella che ci regala Taylor Fitzpatrick con il suo “In fuorigioco”, un libro davvero difficile da dimenticare.
Titolo: In
Fuorigioco
Autore: Taylor
Fitzpatrick
Serie: autoconclusivo
Casa
Editrice: Self Publishing
Data
di pubblicazione: 1 Settembre 2020
Genere: MM/Romanzo
sportivo
Mike “Il terribile” Brouwer è un enforcer di trent’anni che
gioca per la squadra di hockey degli Oilers, da cui viene ingaggiato Liam
Fitzgerald come sostituto per un giocatore infortunato. Fin dal primo
momento, quel giovane talentuoso non fa nulla per nascondere il desiderio che
prova per il massiccio Mike, che però è intenzionato a spegnere sul nascere
quello che ritiene un grande errore, nonostante nemmeno lui sia immune al fascino
di quel giovane tenace e sfrontato. Eppure, nonostante le sue buone intenzioni,
Mike finirà per soccombere, convinto però che la loro storia non possa avere un
futuro. Una relazione, la loro, tenuta nascosta, e che l’enforcer stroncherà
con decisione quando la sua carriera prenderà una piega imprevista e il suo
futuro diventerà incerto. Ma, nonostante alcuni anni di lontananza, quello che
è nato fra di loro sopravvivrà, e quel ragazzino che sembrava un cucciolo
incapace di capire cosa sia meglio per lui si rivelerà capace di sentimenti
duraturi, e dimostrerà di essere una salda roccia a cui potersi appoggiare per
attraversare i problemi che la vita porrà loro davanti.
Taylor Fitzpatrick dà vita a due personaggi meravigliosi che
entrano nel cuore del lettore e vi restano anche dopo che si è chiusa l’ultima
pagina di questo libro, capace di far sorridere e commuovere. Un amore grande e
intenso, che non ha bisogno di parole per essere espresso, perché è talmente
palese da essere palpabile. Mike è un uomo rude e un po’ scontroso, ci metterà
anni per convincersi che quel ragazzo così giovane e dal talento impressionante
lo ama davvero, e che tornerà sempre da lui nonostante le difficoltà della loro
vita.
Liam, da parte sua, ha solo diciotto anni quando incontra Mike
al suo primo ingaggio, ma fin dal primo momento lo vediamo stuzzicare il
massiccio enforcer, rincorrerlo, stressarlo per avere attenzioni come un
cucciolo che desidera essere accarezzato. Il loro sarà un rapporto passionale,
rude, poco propenso al romanticismo, ma pieno di un grande erotismo, in cui
Liam farà di tutto per far ammettere al granitico e a volte crudele Mike di
tenere a lui, anche se, per qualche tempo, si dovrà arrendere al suo desiderio
di troncare una relazione che sembra non avere possibilità di futuro. Ma,
nonostante la giovane età, Liam sa esattamente cosa vuole, e quando ne avrà la
possibilità farà di tutto per rientrare nella vita dell’uomo che ama e
rimanerci. Nessun ostacolo lo fermerà, e lui si dimostrerà un giovane uomo
meraviglioso su cui si può sempre contare.
Dopo le prime settimane, Mike smette di ripetersi che non succederà mai più perché ogni volta che lo dice non fa altro che dimostrare di essere un fottuto bugiardo. Fare finta è davvero patetico quando ogni “no” che lascia la sua bocca è chiaramente senza valore, solo di facciata. Liam non ci casca e Mike non può biasimarlo: non ci casca più nemmeno lui. E così, nello stesso modo in cui all’inizio è
diventato una presenza fissa accanto a Mike durante ogni cazzata della squadra, Liam si è trasformato in una presenza fissa anche a casa sua, nel suo letto. Mike non sa bene come sentirsi in proposito e francamente ha fatto di tutto per cercare di non pensarci. C’è però un “no” su cui Mike è irremovibile, una regola che non intende infrangere: non si fanno cazzate quando si va in trasferta.
È la cronaca di un amore intenso, profondo, autentico e
incondizionato, anche se grazie al ruvido carattere di Mike ben poco romantico.
Lui è un uomo che farà di tutto per tentare di convincere il suo giovane amante
a lasciarlo indietro e correre verso il suo luminoso destino, senza riuscirci. Il
loro è uno di quegli amori capaci di superare le traversie della vita, e che
porta la frase in salute e in malattia alla sua espressione più alta,
donandoci un finale dolce-amaro che lo rende indimenticabile.
Una lettura che ha il pregio di saper emozionare e che solo
per questo meriterebbe di essere letta. L’autrice, inoltre, ci lascia anche un
messaggio sulla pericolosità insita in certi sport di contatto come pugilato,
hockey e football americano, in cui gli atleti, a fine carriera, si trovano a
dover pagare lo scotto delle loro passioni. Un argomento questo particolarmente
caro all’autrice.
Recensione: Lucia63
1 Commenti
Grazie per aver recensito così positivamente il libro! PS. Sono Cristina, la traduttrice :)
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